Futurismo italiano - Aeropittura
- Belisario Righi
- 11 set 2022
- Tempo di lettura: 1 min
Aggiornamento: 9 mag
DI BELISARIO RIGHI

Tullio Crali è stato un pittore italiano. Quando era ancora studente all'Istituto tecnico di Gorizia, fu fortemente colpito dalle opere di Giacomo Balla, Enrico Prampolini, Gerardo Dottori, Fortunato Depero ed altri artisti dell'avanguardia futurista.
Negli anni venti alcuni temi della pittura, legati al volo degli aeroplani, vennero codificati da Filippo Tommaso Marinetti, già fondatore e teorico del Futurismo, e dai suoi sodali nel Manifesto dell'Aeropittura Futurista del 1929 che decretò ufficialmente la nascita dell'Aeropittura.
Nello stesso anno il giovane Crali, allora diciannovenne, aderì al movimento e affascinato dalle potenzialità espressive della nuova disciplina ad essa dedicò molte sue opere.
Incuneandosi nell'abitato, conosciuto anche come In tuffo sulla città del 1939 è il più famoso e il più coinvolgente dei suoi dipinti.
In esso è raffigurata una picchiata dell'aereo, vista con gli occhi del pilota mentre gli edifici sottostanti gli si appressano vertiginosamente.
L'opera è adrenalinica e trasmette all'osservatore il senso della vertigine.
E' conservata in Italia presso il MART, Museo dell'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto.
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