top of page

Il dolore, il piacere e la necessità

Aggiornamento: 11 mar

DI BELISARIO RIGHI



Ritratto fotografico di Louis-Ferdinand Céline.

Louis-Ferdinand Céline


Il dolore si esibisce. Il piacere e la necessità hanno delle vergogne.

Questo pensiero di Louis-Ferdinand Céline, preso dal suo famoso romanzo Viaggio al termine della notte, se a una lettura rapida sembra essere giusto, addirittura scontato, riletto in maniera più esegetica è invece contraddittorio.

Esso è composto di due frasi. La prima riguarda il dolore, elemento di consapevolezza della propria condizione disagiata, che può essere legittimamente reso manifesto, non avendo in sé niente di negativo nei confronti della collettività cui è mostrato, per molteplici motivi, non da ultimo la volontà di suscitare pietà.

La seconda frase parla di piacere e di necessità, che nell'intenzione di Céline dovrebbe essere in contrapposizione con la prima, perché la vergogna induce a nascondersi e non a palesarsi, e qui nasce la contraddizione.

Però, mentre il piacere, essendo di natura dissimile da quella del dolore e della necessità, produce sentimenti diversi di quelli derivanti da quest'ultimi, dolore e necessità nell'accezione più larga dei termini, appartengono alla stessa famiglia. La necessità, in quanto privazione o mancanza di requisiti necessari alla realizzazione di un progetto o di un semplice miglioramento della propria esistenza, genera disagio spirituale e insoddisfazione da cui nasce il dolore (Schopenhauer). Dolore e necessità appartengono alla stessa cellula spirituale e allora, se è pur vero che lo stato di bisogno può generare vergogna, anche il dolore dovrebbe causare le medesime conseguenze e non essere esibito. O forse, e questa credo sia l'interpretazione più esatta, anche la necessità può essere mostrata, perché attiene all'insieme degli umori naturali di ogni essere umano e pertanto lo stato di bisogno non è assolutamente vergognoso. Del resto la vergogna, come asserisce Truman Capote, non è avere la faccia sporca, bensì è vergognoso mantenerla sporca.

Comments

Rated 0 out of 5 stars.
No ratings yet

Add a rating
bottom of page