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Il Processo | Franz Kafka

Aggiornamento: 16 mag

DI BELISARIO RIGHI



Ritratto fotografico di Franz Kafka.
Ritratto fotografico di Franz Kafka


IL PROCESSO

Il Processo, romanzo incompiuto, scritto fra il 1914 e il 1915, pubblicato postumo, è un capolavoro astratto, redatto in uno stile surreale, denso di deliranti elucubrazioni che, per la loro intricata e macchinosa descrizione, comportano diverse interpretazioni di lettura, non privo di riferimenti al Realismo Magico.

L'interprete Josef K., processato per misteriose cause, è costantemente fluttuante in una magica sospensione dentro uno scenario immobile e inquietante.

Basato sull'inesplicabilità dell'applicazione della giustizia, regolata da dinamismi di difficile comprensione, l'essere umano, intrappolato nelle maglie di un perverso sistema legislativo, viene assalito da dubbi, travolto da incomprensioni e paure che lo rendono inerme di fronte a tante inesplicabili procedure applicative.

L'uomo, ormai vinto, privato di ogni moto di ribellione, vive nell'angoscia del giudizio finale che viene continuamente procrastinato, immergendolo in un plasma di sfiducia, impotenza e disgusto delle leggi.

L'opera è una dura critica all'apparato giudiziario che, con i suoi dinamismi, ci confonde, ci spiazza e ci fa mettere in discussione la nostra posizione di esseri umani nel consorzio sociale e soprattutto ci crea diffidenza verso le istituzioni. 

Il romanzo, intriso di angosciante suspense, può essere meglio compreso, se si conoscono un poco i veleni della burocrazia giudiziaria e legislativa.


NOTE BIOBIBLIOGRAFICHE DELL'AUTORE

Kafka nacque nei pressi della città vecchia di Praga, il 3 luglio del 1883, primogenito di sei figli, da una famiglia ebraica aschenazita.  

In seguito, la famiglia si trasferì a Praga. I genitori di Kafka parlavano una varietà di tedesco con influenze yiddish, ma essendo il tedesco importante, per migliorare la propria condizione sociale, incoraggiarono i figli ad impararlo correttamente. 

Durante il giorno, entrambi i genitori erano assenti da casa, per il lavoro. Pertanto l'infanzia di Kafka fu abbastanza solitaria, e i bambini furono allevati soprattutto da governanti e servitori. Il difficile rapporto di Kafka con il padre è evidente nella sua Lettera al padre , in cui si lamenta di essere profondamente colpito dal carattere autoritario ed esigente del suo genitore, la madre, al contrario, era tranquilla e timida. La figura dominante del padre di Kafka ebbe una significativa influenza sulla scrittura del figlio.

Dal 1889 al 1893 Kafka frequentò la  la scuola elementare maschile tedesca. Non dimostrò mai interesse per la pratica religiosa, tanto che in sinagoga si recava solo saltuariamente con il padre.

Terminata la scuola elementare nel 1893, Kafka fu ammesso al liceo classico. Nel 1901 completò gli esami di maturità e fu ammesso all'Università tedesca di Praga. Kafka iniziò a studiare chimica, ma dopo due settimane passò a giurisprudenza. Dimostrò interesse anche per la letteratura, aderendo al circolo studentesco Lese-und Redehalle der Deutschen Studenten, che organizzava eventi letterari, letture e altre attività. 

Al termine del primo anno di studi universitari, Kafka conobbe Max Brod, un compagno di corso con cui instaurò un legame d'amicizia durato tutta la vita. Kafka fu sempre un avido lettore. Insieme lessero il Protagora di Platone , L'educazione sentimentale e La tentazione di sant'Antonio di Gustave Flaubert. Kafka apprezzò anche Fëdor Dostoevskij, Heinrich von Kleist e  Johann Wolfgang von Goethe. Nel 1906 ottenne il titolo di dottore in legge cui seguì un anno di tirocinio, come assistente legale presso il tribunale civile e penale.

Il giorno 1 novembre 1907 Kafka venne assunto dalle Assicurazioni Generali di Trieste ma, il 15 luglio 1908 si dimise. Due settimane dopo trovò un impiego più compatibile con le sue esigenze di scrittore presso l'Istituto di Assicurazioni contro gli infortuni del Regno di Boemia. Solitamente terminava il lavoro nelle prime ore del pomeriggio, in modo da avere il tempo per dedicarsi alla scrittura.

I primi lavori di Kafka, otto storie, furono pubblicati nel 1908 nel primo numero della rivista letteraria Hyperion con il titolo Contemplazione.

Anni dopo Max Brod, con il nome Il circolo ristretto di Praga, indicò il gruppo di scrittori che comprendeva, oltre a lui stesso, Kafka e Felix Weltsch.

Compì viaggi in Italia settentrionale, Parigi, Svizzera,  Lipsia e Weimar. Tornato a Praga, partecipò alle riunioni del gruppo social-rivoluzionario Club dei giovani.

Dopo aver assistito, nel mese di ottobre del 1911, ad uno spettacolo di una compagnia teatrale yiddish, nei successivi sei mesi Kafka si immerse nella lingua e letteratura yiddish e questo interesse fu anche un punto di partenza per la sua crescente esplorazione del Giudaismo. In questo periodo Kafka divenne

vegetariano. Nel 1912, Kafka scrisse La metamorfosi che pubblicò nel 1915 a Lipsia e nello stesso anno iniziò il suo primo romanzo. Kafka chiamò il lavoro, rimasto incompiuto, Il disperso, ma quando Brod lo pubblicò nel 1927, dopo la morte dell'autore, lo chiamò America.

Il 13 agosto del 1912 Kafka conobbe Felice Bauer, una giovane parente di Brod, di cui si innamorò e avviò con lei una corrispondenza dallo stile e dall'immaginazione, pari alla sua più famosa produzione letteraria. L'incontro con Felice liberò la forza creatrice di Kafka. Non si sposarono mai, anche perché suo padre era contrario a questa relazione a causa delle convinzioni sioniste di lei.

Nel 1914 iniziò a scrivere il romanzo Il Processo, rimasto incompiuto, scritto in tedesco, pubblicato postumo per la prima volta nel 1925. Sempre del 1914 è la storia Nella colonia penale, un elaborato dispositivo di tortura e di esecuzione.

Antecedentemente alla prima guerra mondiale Kafka partecipò a diverse riunioni di una organizzazione anarco-socialista, anti-militarista ed anti-clericale ceca. Di fatto, diventò socialista.

All'inizio della prima guerra mondiale tentò di entrare nell'esercito, ma fu respinto per problemi di salute. Nel 1917 gli fu diagnosticata la tubercolosi. 

Nel 1918 l'Istituto di Assicurazioni di Boemia mandò Kafka in pensione per malattia, della quale al tempo non vi era alcuna cura. Egli trascorse la maggior parte del resto della vita ricoverato in sanatori.

Kafka era tormentato dal desiderio sessuale. La sua vita fu quella di un incessante donnaiolo. Per la maggior parte della sua vita adulta, frequentò bordelli  e si interessò alla pornografia. Durante la sua vita, ebbe rapporti stretti con diverse donne, sebbene aborrisse la carnalità e il suo stesso corpo. Esprimeva un forte senso di ripugnanza nei confronti dell'amore sessuale, descritto come qualcosa di sporco che riduce l'uomo all'animalità, nonostante avesse bisogno di donne e sesso.

Nella primavera del 1920, durante un soggiorno per cure a Merano  iniziò una corrispondenza con la giornalista ceca Milena Jesenská.  I due si incontrarono a Vienna: ne scaturì un amore intenso e tormentato. A lei Kafka affidò nel 1921 i suoi Diari, assicurandone così la sopravvivenza.

Nel dicembre 1920 fu nuovamente costretto a un ricovero, durato diversi mesi, sui Monti Tatra slovacchi, dove conobbe il medico Robert Klopstock, che divenne suo amico.

Il castello, scritto intorno al 1922 e pubblicato postumo nel 1926, è l'ultimo dei tre romanzi di Kafka.

Durante una vacanza nel mese di luglio 1923 al Graal-Müritz, sul Mar Baltico, conobbe Dora Diamant, maestra d'asilo venticinquenne di famiglia ebrea ortodossa. diventandone l'amante. Dora per lui rappresenterà la purezza dell'ebraismo originale, con lei egli riuscirà a vivere serenamente e tranquillamente.

Malgrado i ripetuti tentativi di porvi rimedio, con soggiorni climatici, la sua tubercolosi peggiorava e nel marzo 1924 Kafka tornò a Praga. Gli venne in seguito diagnosticata una laringite tubercolare e venne ricoverato nel sanatorio di Kierling, presso Vienna, dove il 3 giugno morì, assistito da Dora Diamant e dal dottor Klopstock.


Fonti storiche

Wikipedia



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