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Il Padre Nostro di Martin Lutero

Aggiornamento: 11 mar

DI BELISARIO RIGHI Pur non osservante, sono credente cattolico. Precisazione questa essenziale per definire la mia giusta posizione nei riguardi di ciò che mi accingo a scrivere.

Leggendo qua e là di Martin Lutero, mi ero confezionato un profilo dell' umanista totalmente errato rispetto a quello che attualmente ritengo il più attendibile. Avevo sempre considerato Lutero uomo più politico che teologo. La politica, da sempre, ha condizionato scelte precise della Chiesa e delle sue migliori menti e in quest'ambito collocavo l'Eretico Lutero, uomo dotato di grandi capacità dialettiche e profondo conoscitore delle scritture bibliche, dal cui approfondito esame trasse le sue conclusioni che portarono alla Riforma, ma non avevo mai intuito quanto queste fossero profonde e cristianamente sentite.

Ritratto di Martin Lutero, dipinto da Lucas Cranach Il Vecchio.

Ritratto di Martin Lutero - Dipinto di Lucas Cranach il Vecchio - 1529 Da i suoi Scritti Religiosi ho letto "Il Padre Nostro", spiegato nella lingua volgare ai semplici laici". Ne è emersa un'immagine del teologo ricca di felici intuizioni e soprattutto densa di commovente religiosità. Poche volte mi sono imbattuto in uno studio intenso ed esaustivo come quello della preghiera Padre Nostro, nella quale Lutero infonde tutta la sua dottrina esegetica e teologica, in maniera così semplice e scorrevole da rendere comprensibile a qualsiasi lettore il risultato delle sue argomentazioni. Di detto studio, Lutero, prima di entrare nell'argomento, ritiene opportuna una prefazione, della quale qui, letteralmente, vengono riportate le prime e significative righe, perché essenziali per una più facile comprensione di quanto verrà detto e perché, si ritiene sia un atto dovuto e doveroso.


Prefazione.

Non sarebbe necessario che si diffondano nel paese la mia predica e le mie parole in modo scorretto. Vi sono anche altri libri buoni e utili per la predicazione al popolo; non so per quale disposizione divina mi metto in ballo, sì che alcuni per amicizia, altri per inimicizia s'impossessano della mia parola e la divulgano. Perciò ho fatto ripubblicare questo Padre Nostro già edito precedentemente dai miei buoni amici, per esprimermi, se possibile, con maggior chiarezza e rendere un servizio anche ai miei avversari. La mia intenzione è di giovare a chiunque, nuocere a nessuno. Allorché i discepoli di Cristo chiesero che egli insegnasse loro a pregare, egli disse: « Quando pregate non dovete far troppe parole, come i pagani che pensano di essere esauditi per le loro molte parole. Non dovete dunque essere come loro. Poiché il Padre vostro che è in cielo sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele domandiate. Dunque pregate così: Padre nostro che sei in cielo, sia santificato il tuo nome...». Da queste parole di Cristo noi apprendiamo le parole e la maniera, cioè come dobbiamo pregare e che cosa dobbiamo chiedere nella preghiera; cose queste entrambe necessarie a sapersi... omissis.


Lutero dice che il Padre Nostro è diviso in due parti. Anzitutto v'è un principio e poi vi sono sette richieste.

Il Principio: Padre nostro che sei nel cielo. Sapere sin da subito come deve essere chiamato colui che si prega e come renderlo propizio e disposto ad ascoltare. Padre è parola dolcissima e soave, dettata dalla natura e più toccante di Signore, Dio o Giudice. Non c'é voce più cara che quella del figlio che si rivolge al padre. L'espressione Che sei nel cielo, indica la situazione misera e lacrimevole di noi che siamo sulla terra, in contrapposizione a Lui che é nel cielo, e noi pregandolo aneliamo elevarci alla Sua altezza e questo ha valore di fiducia in Dio, perché nessuno, se non Lui ci può elevare in cielo, perché, secondo Matteo, nessuno è salito in cielo, se non colui che è disceso dal cielo. Noi possiamo salire lassù, soltanto sulle Sue spalle. Infine, si noti come Dio ha voluto che questa preghiera debba essere non soltanto per l'orante, ma per tutta la moltitudine degli uomini. Infatti Egli ci ha insegnato a dire Padre Nostro, non Padre Mio. La preghiera deve essere per tutti, anche per i nemici e se Egli è il Padre di tutti, Egli vuole che siamo fratelli tra noi, che ci amiamo e preghiamo gli uni per gli altri, come per noi stessi, dissolvendo nella Sua infinita misericordia ogni nostro rancore, nonché desiderio di vendetta e odio.


Le sette parti del Padre Nostro.

I - Sia santificato il tuo nome: o Padre, noi riconosciamo la nostra colpa. Sii misericordioso con noi e facci grazia, affinché si viva nel Tuo santo nome. Non permettere che noi si possa pensare, parlare, operare, se non a Tua lode e onore. Possiamo noi in tutte le nostre azioni ricercare il Tuo onore, non la nostra vanagloria. Permetti che ti amiamo, lodiamo, temiamo ed onoriamo come figli.

II - Venga il tuo regno: sentiamo che le nostre membra sono inclini al male e che il mondo, la carne e il diavolo ci vogliono governare allontanandoci da Te, perciò salvaci, facendo venire il Tuo regno, in modo che Tu solo governi in noi e noi possiamo divenire Tuo regno, nell'obbedienza, interiormente ed esteriormente.

III - Sia fatta la tua volontà, come in cielo, così anche in terra: aiutaci con la Tua grazia a lasciare che la Tua volontà divina si compia in noi. Non permettere che proponiamo e compiamo alcuna cosa secondo la nostra volontà e il nostro pensiero, poiché la nostra e la Tua volontà sono opposte fra loro.

IV - Dacci oggi il nostro pane quotidiano: nessuno può essere abbastanza forte con le sue sole forze. Fortificaci con la Tua santa parola, dacci il nostro pane quotidiano, il pane celeste, affinché fortificati per suo tramite, sopportiamo con letizia che si compia la Tua volontà a detrimento della nostra.

V - Rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori: non negarci il Tuo buon pane e rimettici i nostri debiti. Perdonaci e come Tu hai promesso perdono, noi perdoneremo ai nostri debitori e se il nostro perdono, non ci rende comunque degni del Tuo perdono, poiché Tu sei verace e hai promesso il perdono a chi perdona il suo prossimo, noi confidiamo che Tu voglia mantenere la promessa.

VI - Non indurci in tentazione: siamo deboli, infermi e molteplici sono le prove nella carne e nel mondo. O Padre, sorreggici e non lasciarci cadere nella prova e peccare. Concedici la Tua grazia per perseverare nella continenza, sino alla nostra fine. Te ne preghiamo, perché, senza la Tua grazia, non ne saremmo capaci.

VII - Liberaci dal male. Amen: il male ci espone alla prova e ai peccati. Padre, liberaci Tu da questa disgrazia, affinché secondo la Tua volontà divina possiamo divenire il Tuo regno, lodarti, celebrarti e santificarti in terno, così sia! Questi sette punti sono sette buoni insegnamenti ed esortazioni, sette indici della nostra miserevole e indigente vita terrena, che altro non é che bestemmia nel nome di Dio, una disobbedienza alla Sua volontà. Una vita affamata, senza pane spirituale, peccami-nosa, irta di pericoli e di ogni male.

Soli Deo honor et gloria (Solo a Dio onore e gloria).


Ex: Lutero - I classici del pensiero - Vol. 54 - Mondadori.



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