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Manhattan 1964

Aggiornamento: 11 mar

DI BELISARIO RIGHI



L'acquaforte ritrae Manhattan adagiata sulla superficie sferica della terra. Le fuggenti linee verticali simboleggiano l'estensione della città.

Manhattan - Acquaforte di Salvador Dalì - 1964



Manhattan 1964, acquaforte di Salvador Dalì in terra di Siena e nero. E’ un omaggio alla città di New York che viene interpretata dal Maestro nella sua più intrinseca consistenza.



Fotografia di Manhattan vista da un aereo.

Veduta di Manhattan




Dal disegno, ogni cosa che non appartenga all’immaginario collettivo viene esclusa e rappresentata concettualmente.

L’andamento longilineo della penisola, è simbolicamente indicato nei due gruppi di linee parallele, convergenti verso l’alto; la terra circostante s'identifica in una landa desolata che assume l’aspetto sferico della superficie terrestre, increspata qua e là dalle onde del mare.

Dalì in quest’opera vuole significare la natura particolare di questa strana città, la cui bellezza, come Milan Kundera ebbe a dire, è inintenzionale. Una città sorta senza intenzione da parte dell’uomo, simile a una grotta di stalagmiti, nella quale forme in sé brutte si trovano per caso senza un preciso piano progettuale, in ambienti così incredibili, che di colpo brillano di una poesia magica.

Nel 1964, Dalì pubblicò il suo Diario di un genio.







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